venerdì 1 novembre 2019

Annuncio Vincitore della Medaglia Giuseppe Mazzini 2019


Il Comitato Segreto delle Carbonerie Ludiche assegna la Medaglia Giuseppe Mazzini 2019 a

Shidee
di
Fabrizio Botto

Certi anni vieni colto dalla sorpresa. Un qualcosa che emerge all'improvviso, un qualcuno di esordiente, e ti conquista subito con un progetto solido.
Una storia piccola, un breve viaggio intrapreso tra un ragazzo e una lupa, nei confini selvaggi dell'america centrale. Si sente l'odore della polvere del West, anche se a noi sembra fare più riferimento ai territori del Messico.

Shidee è un gioco molto semplice e posato, insolito. Un gioco per sole due persone, dai toni molto intimistici.
Il principale elemento che ci ha colpito è nella semplice poesia delle regole, poche, facili da imparare (forse un po' meno da gestire) efficaci nell'affrontare il tema.
I giochi con poche regole sono i più difficili da centrare, quando vuoi fare un buon design, con quelle poche devi riuscire a indirizzare in modo netto tutta l'esperienza dei giocatori.
I Conflitti sono quasi banali, visti e rivisti, ma esso è lo spunto per la vera essenza: le pool di dadi che si modificano, influenzano e attirano tra i due personaggi nel loro aiutarsi, nel gioco di ricorrersi o scappare, nel rapporto tra le primordiali forze della natura e della cultura.
C'è sempre la sopravvivenza in gioco, i margini d'errore sono stretti, come lo sarebbero nei territori selvaggi del West, ma a volte il costo può essere più alto, un eccessivo addomesticarsi della lupa, un eccessivo "inselvatichirsi" del ragazzo. O magari la scelta radicale di annullare se stesso per completare l'altro.
Non c'è molto di più in Shidee, ma comprende tutto l'orizzonte di esperienziale necessario.
Si cita Cormac McCarthy e noi riteniamo sia una giusta evocazione.

Promette storie intime, e la storia che si genera tocca davvero le corde più intime dei giocatori, li fa stare lì nelle scelte vitali e fa riflettere sulla loro vita. Il fatto di giocare solo in due acuisce la sensazione di intimità e aiuta a sbloccarsi senza vergogna.


Particolarmente gradito il tentativo di dare ai giocatori tutti gli aiuti possibili. Riferimenti letterari, cinematografici, esempi di gioco, esempi di oggetti, personaggi, ambientazioni, riflessioni e approfondimenti sulle possibilità di gioco. Tabella di spunti su cui basare le sfide alla base dei conflitti.

Forse pecca nel riuscire a dettare bene i tempi della conduzione della scena, come far emergere il conflitto. Forse talvolta non sono ben bilanciati alcune location e situazioni iniziali con le tematiche del conflitto. Errori riteniamo, dovuti alla ancora poca esperienza dell'autore che però sono veniali.

Grazie a Fabrizio Botto, per il grande gioco che ci ha regalato e per le emozioni che ci ha suscitato giocandolo. Che questo sia solo l'inizio di una splendida carriera.


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